Forse non ci avete mai pensato, ma il rito del “battesimo” a cui la quasi totalità dei lettori, per lo meno italiani, è stato sottoposto poco dopo la nascita, altro non è che un esorcismo. Magari effettuato a scopo preventivo, ma ciò che viene detto e ciò che viene fatto durante il rito ha ben poco di diverso rispetto ad un esorcismo effettuato in età adulta.
L’esorcismo di Marthe Brossier: il primo esorcismo con controlli scientifici
Marthe Brossier era una celebrità in Francia negli anni Novanta del Cinquecento. Era una donna posseduta dai demoni e la sua famiglia ha portato “l’atto” in tournée. Andavano di città in città sfoggiando l’entità satanica che risiedeva nell’anima del loro bambino, il tutto davanti a una folla gremita.
Chi ne ha parlato racconta di aver visto uno spettacolo emozionante. Gli occhi di Brossier roteavano di nuovo nella sua testa, lasciando dietro di sé solo spazi bianchi vuoti. La sua lingua, rossa come il sangue, sferzava come quella di un serpente, e lei si contorceva a terra mentre una voce profonda e demoniaca le usciva dallo stomaco.
Ha attirato così tanta attenzione che lo stesso re Enrico IV ha ordinato il suo esorcismo.
Fece riunire intorno a lei alcuni dei più alti sacerdoti del paese, aspergendola con acqua santa e recitando scritture in latino mentre il demone di Brossier, tormentato dalle Sacre Scritture, urlava di agonia e dolore.
Ma ciò che Brossier non sapeva era che il suo esorcismo era una farsa.
L’acqua santa era solo acqua normale, e i libri latini che i sacerdoti stavano leggendo non erano altro che un vecchio poema di Virgilio.
Il suo esorcismo è stato un esperimento scientifico.
La prima volta nella storia che una possessione demoniaca è stata sistematicamente messa alla prova.
Abbiamo parlato nel precedente articolo, che vi consigliamo di leggere per meglio comprendere questo, che la chiesa ha sempre indagato per identificare e separare i casi presunti da quelli che alla fine definiva reali, ma qui ci si spinse oltre e scopriremo come e con quali risultati.
Marthe Brossier: una presunta vittima di stregoneria
Marthe Brossier aveva 20 anni quando i demoni si presumeva l’avessero “posseduta”. Era già considerata all’epoca una ragazza problematica poichè ci furono testimonianze di chi l’avrebbe vista spesso andare in giro di notte più volte vestita da uomo, (cosa al limite dell’assurdo per l’epoca e il contesto in cui viveva), si dice che non avesse alcun interesse a sposarsi (altra cosa inconsueta), pertanto agli abitanti del villaggio della sua piccola città, sembrava ovvio che fosse posseduta, quando si cominciò a vociferare che parlava con voce strana e dicesse cose incomprensibili.
La sua vicina, Anne Chevreau , fu stata accusata di stregoneria. Era una donna di mezza età non sposata (per gli standard dell’epoca, il profilo tipico di una strega), e qualunque lamentela che Brossier avesse mosso contro di lei risultò abbastanza convincente per far si che Anne Chevreau fosse gettata in prigione, e probabilmente le andò anche bene.
Ma la famiglia Brossier non ha nascosto il loro figlio demone. La portarono in viaggio, viaggiando di città in città mettendola in mostra e facendo vedere a tutti lo spirito malvagio che si era impossessato della loro ragazza.
Il demone preferito della Chiesa cattolica
Per la Chiesa cattolica, i demoni nel corpo di Brossier erano una manna dal cielo, e infatti come detto all’inizio portavano lei e la famiglia in una sorta di Tour guidato per intimorire le folle e relegarle alla protezione della chiesa.
Sappiamo tutti che la paura è uno strumento utilizzato anche in tempi moderni per tenere a bada i popoli vero?
Il re di Francia, Enrico IV, era impegnato all’epoca in una campagna di tolleranza nei confronti degli ugonotti, i protestanti locali. Per la Chiesa cattolica, la loro ascesa era una minaccia e grazie alla Brossier avevano la prova che i protestanti erano in combutta con il diavolo, poichè si diceva che la voce che parlava attraverso il suo ventre, anche mentre la sua bocca era chiusa, si faceva chiamare Belzebù, e si autodefiniva il “Principe degli Ugonotti”.
Prima di lei la chiesa aveva mostrato alle folle un altro caso, una donna di nome Nicole Aubrey e anche lei presunta indemoniata pare dicesse spesso mentre era tra la folla frasi del tipo: “Io con i miei ostinati ugonotti farò a Cristo più male di quanto abbiano fatto gli ebrei!”.
Ma Aubrey era stata dopo tempo esorcizzata pubblicamente, la chiesa doveva “vincere la battaglia” e il demone era andato perduto. Ecco perché la Brossier sembrava una manna dal cielo. Ancora una volta, la Chiesa aveva qualcuno che poteva denunciare i protestanti in nome di un demone.
Riuscite a comprendere le “macchinazioni” che probabilmente vi erano dietro?
Un prete quindi diede un certificato formale di possesso autentico a Marthe Brossier e la Chiesa si unì ai loro tour. Di fronte a una folla sbalordita l’avrebbero esorcizzata pubblicamente infine, solo per dimostrare la forza della chiesa fino ad un prossimo caso.
L’esorcismo Di Marthe Brossier
Ma questa volta le cose non andarono come programmato perchè a Michel Marescot, il medico personale del re Enrico IV, fu affidato il compito di smascherarla. Per ordine del re, Marthe Brossier fu portata all’abbazia di St. Geneuesua, per essere esorcizzata, sotto la sorveglianza di Marescot, dallo stesso vescovo di Parigi.
Non appena la Brossier si inginocchiò con il vescovo per pregare, il demone la prese. Cadde sulla schiena, convulsa respirando come un animale selvatico. I suoi occhi si voltarono indietro nella sua testa, la sua lingua divampò e una voce scura e roca dal suo stomaco gridò parole volgari e non stampabili si scrisse nelle cronache dell’epoca.
I sacerdoti le misero in bocca un pezzo di legno per impedirle di inghiottire la propria lingua, poi si raccolsero intorno a lei, tenendo in mano un pezzo della vera croce di Gesù Cristo e leggendo le Sacre Scritture per scacciare il demonio. Quando vide la croce, iniziò a contorcersi dal dolore sul pavimento, una voce oscura dentro di lei urlava bestemmie e minacce di morte.
Il miscredente
Marescot da solo non ne fu impressionato e quando dovette fare rapporto al Re scrisse una nota breve e semplice:
“Niente del diavolo; molte cose contraffatte e alcune cose di malattia”.
Marescot ha rivelato in seguito di aver cambiato gli strumenti dei sacerdoti. Il pezzo della vera croce che avevano usato, spiegò, non era altro che un comune pezzo di legno. Il legno della vera vera croce era invece nella sua bocca, perché usava un abbassalingua, e lei non aveva reagito affatto quando gli fu posta.
I sacerdoti, anche presumendo che fossero non complici, non erano ancora convinti. Avevano visto la Brossier fare cose che nessun essere umano dovrebbe essere in grado di fare. Non era solo la strana voce proveniente dall’interno del suo corpo, mentre era sdraiata sulla schiena, era balzata in aria ed era volata indietro più lontano di quanto la maggior parte degli uomini potesse fare.
Marescot non era impressionato, e come la trama del più famoso film sull’argomento disse:
“Prenderò su di me quel rischio e pericolo”, ribatté lui. “Lascia che mi porti via se può.”
Il falso esorcismo
Fu l’arcivescovo di Lione, Charles Miron, a trovare il modo di dare ragione a Marescot. Il solo cambio del pezzo della vera croce non era stato sufficiente per convincere i suoi compagni sacerdoti, quindi il vescovo Miron è andato oltre e, come diremmo oggi “insabbiò il tutto”.
Per diversi giorni i sacerdoti non hanno dato a Brossier altro da bere che acqua santa, senza mai far capire che l’acqua che stava bevendo era stata benedetta da un prete. Quindi riempirono un recipiente per l’acqua santa con acqua normale e gliela spruzzarono addosso, dicendole che era sacra.
E la Brossier cadde ancora nella trappola. Non reagì affatto durante quasi una settimana in cui bevve l’acqua santa, ma urlò agonizzante quando l’acqua normale le fu stata spruzzata sul viso. E così via… Quando venne sollevato un pezzo di ferro qualsiasi fingendo che provenisse dalla vera croce di Cristo di Gesù, la Brossier scoppiava in convulsioni. Quando le lessero l’“Eneide” di Virgilio in latino, fingendo che fosse la Bibbia, lei si gettò a terra.
Marthe Brossier stava imbrogliando tutti ? (consapevolmente oppure no)
Per la prima volta nella storia documentata, una possessione demoniaca era stata smascherata attraverso un esperimento controllato.
A quel tempo, la storia colpì la gente come una truffa… certo il popolo di allora non poteva comprendere eventuali macchinazioni perpetrate dai dotti dell’epoca, ci sono indizi, tuttavia, che potrebbe esserci stato qualcosa di più e che non fosse una semplice bugia. E Anne Chevreau, la donna accusata di stregoneria dalla stessa Brossier, lo pensava certamente. La Brossier che conosceva, disse quando uscì di prigione, non era una imbrogliona. Era solo pericolosamente malata di mente.
È difficile dire con certezza se la Chevreau avesse ragione, ma la Brossier non ha mai ammesso che stesse fingendo. Anche dopo essere stata esorcizzata (seppure in questo modo non consono), ha continuato a sostenere di essere rimasta posseduta per molto tempo dopo che qualcuno si è degnato di prestarle attenzione e avesse esercitato, probabilmente in modalità non plateale un vero esorcismo che la guarì.
Se non stava fingendo, si aprono alcune strane possibilità sulla mente umana.
Marthe Brossier era quindi capace di cose apparentemente soprannaturali. Poteva fare trucchi da ventriloquo , poteva essere punta senza provare dolore e poteva saltare enormi distanze mentre era sdraiata sulla schiena. Di questo non fu mai data una vera e propria spiegazione.
Forse, in un certo senso, la Brossier era davvero posseduta, ma un altro tipo di demone potrebbe essersi impossessato di lei: un demone della sua stessa mente.
Letture consigliate sull’argomento
Questo resoconto tradotto da testi molto datati è abbastanza interessante e dimostra in un certo senso che anche a quei tempi seppure ci fosse tanta ignoranza e superstizione i poteri più forti erano ben a conoscenza del fatto che in mezzo alle mistificazioni c’era del reale e volevano fare delle precise distinzioni.
La demonologia per certi aspetti è molto inquietante e si comprende facilmente il perchè chi considera l’esistenza di queste entità come reali, o almeno possibili, generalmente preferisce inconsapevolmente restare nell’ingnoranza della materia per sentirsi più al sicuro.
Io al contrario ritengo che solo con la conoscenza di un fenomeno lo si può affrontare nel migliore dei modi, anche sperando che non sia mai necessario, in ogni caso poichè mi è stato chiesto da molti lettori ci tengo a precisare che l’argomento all’interno del mio libro “Alla Scoperta delle Entità Invisibili: Guida alla Difesa e Crescita Personale” è stato solo trattato in un capitolo, e anche con sufficiente leggerezza, poichè si è preferito trattare tutte le entità conosciute sia positive che negative, cercando per quanto possibile di dare lo stesso spazio a tutte.
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